Cerca nel blog

lunedì 27 settembre 2010

Quando l'Amore ti chiama seguilo

L'Amore

Quando l’amore ti chiama, seguilo,
Benché  le sue vie siano faticose  e ripide.
E quando le sue ali ti avvolgono, abbandonati a esso,
Quantunque la spada nascosta tra le sue piume ti possa ferire.
E quand’esso ti parla, credigli,
Sebbene la sua voce possa frantumare i tuoi sogni come il vento del nord devasta il giardino.
Poiché proprio come l’amore ti incorona, così ti crocifiggerà.
Come è per la tua crescita, così favorisce la tua potatura.
Proprio come sale fino alla tua altezza per accarezzare i tuoi più teneri rami che tremano nel sole,
Così esso scenderà alle tue radici per scuoterle
Dov’esse sono più fortemente attaccate alla terra.
Come covoni di grano ti raccoglie a sé.
Ti trebbia per metterti a nudo.
Ti setaccia per liberarti  dalle tue pellicole.
Ti macina sino a renderti candido.
Ti impasta sino a quando  non sai flessibile,
E poi ti cede al suo sacro fuoco, affinché tu possa diventare pane sacro per la santa mensa di Dio.
Tutte queste cose farà a te l’amore perchè tu possa conoscere  i segreti del tuo cuore, e in quella conoscenza diventare così un frammento del cuore della Vita.
Ma se per paura cercherai dell’amore soltanto la pace e il piacere,
Meglio sarebbe allora per te coprire la tua nudità,
uscire dall’aia dell’amore,
Ed entrare nel mondo senza stagioni dove tu riderai, però non tutto il tuo riso, e piangerai, ma non tutte le tue lacrime.
L’amore non dà nient’altro che se stesso e non prende nulla se non da se stesso.
L’amore non possiede, né vorrebbe essere posseduto,
Perché l’amore basta all’amore.
Quando ami non dovresti dire: “Dio è nel mio cuore”, ma piuttosto “Sono nel cuore di Dio”.
E non pensare di poter dirigere il corso dell’amore, perché è l’amore, se ti trova degno, a dirigere il tuo corso.
L’amore non ha nessun altro desiderio  che quello di adempiersi.
Ma se nel tuo amore non puoi fare a meno di desiderare, fa che questi siano i tuoi desideri:
Sciogliersi ed essere come un ruscello che canta la sua melodia alla notte.
Conoscere la pena di troppa tenerezza.
Essere feriti dalla comprensione stessa dell’amore.
E sanguinare volentieri e con gioia.
Destarsi all’alba con un cuore alato e render grazie per un altro giorno d’amore;
Riposare nell’ora del meriggio e meditare l’estasi dell’amore;
Rincasare la sera con gratitudine,
E addormentarsi con una preghiera in cuore per l’amato e un canto di lode sulle labbra.

(Kahlil Gibran)

Nessun commento:

Posta un commento