Quante volte, seduto
fuori l'uscio della porta della mia casa di Assisi, ho guardato il
cielo stellato sopra di me. Ho sempre pensato che quella stella, si
esattamente quella, fosse il modo di mia madre di restare con me, di
guardarmi ancora con quegli occhi dolci di tenerezza e disincanto. Li
l'avrei sempre ritrovata. E' ancora li, così come nel mio sguardo e
nel mio cuore. Sento la sua carezza. Anche nel cielo d'Armenzano
limpido fino allo stupore ed alla chiarezza. Mi guarda.
Ora c'è con
lei anche il sorriso di mio padre. Nella notte silenziosa e profonda
fino all'alba. E talvolta sto li incantato come un bambino con gli
occhi inumiditi dal ricordo e dallo stupore. Con l'anima fragile. Con
le paure che non puoi evitare. Con il cuore che batte nel silenzio
notturno con i rintocchi di antica campana che canta Amore, amore,
amore.. ed un vento leggero mi accarezza, il vento amico del Subasio,
e le braccia si aprono per accogliere la generosa pioggia di stelle.
Potrei dire con il titolo del romanzo di Milena Pini : “Pioggia di
stelle. A mia madre Alba complice della mia vita. A mio padre stella
sorridente della mia notte”... E come la giovane protagonista della
fiaba dei fratelli Grimm mi sento nudo e vestito da questa pioggia di
stelle..
e ora ascolto questa canzone che mi piace tanto perchè da
qui puoi “calcolare le distanze, da qui, proiettami nello spazio
siderale, da qui, da qui, ho conosciuto la costellazione senza mai
guardare dentro un cannocchiale Perché la mia vista vede, è una
lente naturale E ho fantasia e posso anche volare Guardastelle,
guarda, in questo mare di stelle, mi perderò con te Guardastelle,
guarda, è un cielo di fiammelle, il buio più non c'è Da qui,
mi stacco da terra ad immaginare Da qui, chissà se c'è un mistero
grande da scoprire Da qui, una libera preghiera per una pace da
inventare Guardastelle, guarda, in questo mare di stelle, mi perderò
con te Guardastelle, guarda, è un cielo di fiammelle, bruciano per
te Sotto il cielo la terra.. Una speranza sospesa, Guardastelle,
guarda, in questo mare di stelle, mi perderò con te ... “
E come
te Guardastelle sbircio al di là.. perchè “Le stelle sono buchi
da cui filtra la luce dell'infinito...” (Confucio) E sento mia
madre e mio padre che si ritrovano, si sorridono, si prendono per
mano fino al Cielo, fino a me. Orihime e l'amato Hikoboshi, come Vega
ed Altair. Ed io come un bambino appendo il mio tanzaku ai rami di un
albero. Dovresti farlo anche tu.
Un tanzaku è un
desiderio, una poesia, una preghiera, un sogno, una speranza, il
respiro del tuo amore, quella lacrima, quel dolore che non ha parole.
Durante la Festa delle Stelle.... perchè tu ed io non dovremmo mai
accontentarci “di questo oblio che sale verso il nulla, per
cancellare dalla lavagna i tuoi pupazzetti e non ritrovarmi soltanto
una finestra senza stelle. “ (Cortazar). De Sideribus. Per quanto
cerchiamo di saltare o di volare in alto — diceva Simone Weil —
noi non riusciremo mai a raggiungere il cielo. Se, invece, ci
mettiamo a contemplarlo e a fissarvi il nostro sguardo, il cielo
scenderà, ci avvolgerà e ci abbraccerà. Si amico Eschilo: «il
divino è senza sforzo»: l'incontro con Dio è dono, è grazia.
Grazia che disarma, perdona, accarezza, abbraccia mentre intorno alla
nostra notte “stelle esplose fino al silenzio attese- si spacca nel
sole di ogni giorno rosa. dentro Tutto. La rosa impenetrabile d'amore
che non dura al gesto solo.” (Amina Narimi)
Il silenzio che venne dopo
è quello degli eterni cieli
notturni e in moto perpetuo.
Un cielo dentro l'altro
con due stelle che lassù
-forse col rumore di un soffio-
si scontrano e si spengono
l'una contro l'altra
una dentro l'altra.
E quanti bagliori
lontani da tutti gli occhi
momento dopo momento
da sempre
per sempre
accendono quei cieli bui
di ultimi lampi
di respiri luminosi
di attimi che tutti insieme sommati
fanno finalmente
il nulla.
(Vincenzo Cerami)
è quello degli eterni cieli
notturni e in moto perpetuo.
Un cielo dentro l'altro
con due stelle che lassù
-forse col rumore di un soffio-
si scontrano e si spengono
l'una contro l'altra
una dentro l'altra.
E quanti bagliori
lontani da tutti gli occhi
momento dopo momento
da sempre
per sempre
accendono quei cieli bui
di ultimi lampi
di respiri luminosi
di attimi che tutti insieme sommati
fanno finalmente
il nulla.
(Vincenzo Cerami)
…. Guardastelle,
guarda, in questo mare di stelle, mi perderò con te Guardastelle,
guarda, è un cielo di fiammelle, bruciano per te Sotto il cielo la
terra.. Una speranza sospesa, Guardastelle, guarda, in questo mare di
stelle, mi perderò con te … (Bungaro)
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