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domenica 19 settembre 2010

Blues for Laura

Gran bella serata Laura... mi sono lasciato accogliere e trasportare dalla tua voce che graffia e a tratti incanta come in una fiaba, ed ero sospeso in uno spazio senza amarezza, dove alle ferite seguono carezze, ed i tuoi graffi sono sangue vivo che scorre di nuovo nelle vene, come quando mi sei passata accanto, senza microfono, con la tua voce trascinante mentre "scende una pioggia sottile sulla città affranta dalla nevrosi quotidiana... è questo il tempo di fuggire e cercare un rifugio dove solo le aquile possono vivere. E' questo il tempo di nascondersi, per non soccombere al tempo che passa, per non morire nel tempo che passa. Nasce un blues in una cantina buia dove la luce del mondo non può uccidere il colore dei visi. Nasce un blues in una cornice di silenzi artefatti, in un disperato abbandono: così nasce un blues"."Può tacere il tuo canto? L'anima espia il suo folle notturno..Vai, come chi passi fra giardini selvaggi con tuo rude destino che albe non vuole rotte da pianti o da silenzi. Oscuro getto la tua voce colma le stagioni che risalgono nel vortice chiaro del tempo... e tu mi osservi incidendo al mio volto un limite.. bruciano i tuoi fiumi! Dimmi chi sei...." Così è nato un Blues questa sera. C'è un blues ora nel mio cuore! Che aspetta di essere "suonato".. vissuto.

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