Sembrerebbe di amarci nella dissoluzione di un mondo
dove un altro comincia.
Ci conduce la sola direzione del cammino.
Cambiamenti di vestiti e di vertigine
verso una lontananza come di nuvole dal colore vigilia di tempesta
in cui convivono chiarezza e lontananza
Stiamo entrando in qualcosa che sarà solo assenza condivisa con l’amore
affinché tanto di noi possa finalmente riconoscersi in un volto
in quella chiarità sorta dalla distanza tra noi due
L’unicorno e le comete a volte visibili nei loro percorsi
segnano la fine
ma in quel segnale si trovano i primi passi di un altro volto nel tempo
fiorire di semi e più semi al termine di tanta attesa.
Io verrò con te ovunque ci unisca e ci divida
la stagione infinita di tutto l’esistente
Adesso mi congedo da te
come altri si congedano da se stessi sulle soglie del sonno
Vagamente convinti che potranno ritrovarsi di nuovo nel pieno del vigore
e che un giorno magari svegliarsi vorrà dire il paradiso
Convinti dell’eventuale eternità al di là della forma
e anche io
per cui non importa se il disegno del tuo percorso nel mondo
- affinché si manifesti ancora l’enigma che nessuno
può concepire né assimilare se non se stesso -
richiede oggi la tua presenza lontano da me
La mia nostalgia del tuo corpo
L’incontro del tuo amore e di te del mio amore e di me
nei luoghi della memoria
presso una voce che ci è rimasta senza volto
da qualcuno che ci parla e non è l’altro
o da uno che attraversò il giorno come una stella fugace
Treno o cavallo alato esisterà senza passaporto diverso dal destino
Un cammino formato da tutto ciò che è stato e che arriverà che lo vogliamo o meno
Ti mancano pochi giorni all’appuntamento con la mia intuizione
in un posto dove ci siamo visti o ci vedremo un giorno per le strade di un libro
Nelle parole con cui l’uomo ha nominato quei posti
Quelle che mi hanno toccato nella vita
Arrivando dalla bocca di quei messaggeri dell’ignoto
Amore e morte
Dalla finestra che aprono gli schermi del cinema
mediante gondole e yacht ricoperti di fiori
idilli tra rovine giardini e le fontane
che riflettono il volto di ciò che in verità hai desiderato
Tutto questo navigando negli occhi di una ragazza bella e senza età
Ti posso amare nella carezza dello sguardo
nella strada di ognuno di noi per conto proprio
nell’amore delle parole e arrivare fino in fondo
nel desiderio di mantenere le ali del mio sogno di fronte alle tue mura
per riconquistarti ogni giorno
Senza te ti offro sorveglianza di me stesso nel viaggio interminabile
per tornare magari una volta al tuo bacio
La nostalgia riapparirà con meno forza ogni volta
Per chi vive ciò che è unico
e forse il cammino della grazia si troverà nel tentare l’impossibile.
Volti che ricordano altri volti
Luoghi dove certe cose sembrano ripetersi
Uomini che sono fratelli nel mistero e accorrono a un appuntamento
senza conoscersi né sapere
Euridici che ritornano per Orfei diversi
a causa del suono della lira che invincibile attraversa i boschi degli inferi
Penelopi di tutte le ore qui
a Parigi o a Itaca
Una signora nel dipinto che davvero sorride con un segreto richiamo
e dopo ti accompagna viva nella tua realtà
nel tempo presente dell’amore
Tutto questo forma già una strada vivente
che priva di sponde scorre nel paese senza tempo dove tutte le cose possono convivere
Così una malattia con una statua
Una canzone con una frase dettaci da un vecchio
e la ragazza dalla pelle dorata
e colei che era un sogno di seta e oro la sera del lago
Sono vicino alla porta che ritorna e che diventa segno
Lì il volto che tra gli altri riporta ciò che da sempre si desidera
o quelli per noi coinvolgenti perché con loro ritorna la paura
di noi stessi
Cose che fanno la mappa di una città in cui tutto concorre
all’incontro atteso al di là di noi stessi
Per quelle strade e per l’infinito
io ti porterò accanto a me senza dolore di assenza
come una risposta detta per caso e nella quale entrambi ci riconosciamo
Non importa che adesso tu cerchi le terre del passato
per recuperare toccando nello specchio
Non importa offrire sacrifici
a quella nostalgia di mare azzurro e di serena quiete tra canti di uccelli e voci
Io forse ho vissuto per riconoscere
quello che della vita ci si offre quando arriva dal sogno
Ecco perché ti vedrò venire con la posta al di là delle lettere
Ti vedrò trasformata nella padrona del gesto
di colei con chi per tanto tempo ci siamo guardati tra un pomeriggio e un fiore
quando lei arriverà trasformata in altre
Tu
La parola
L’amata presenza
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